Mostra organizzata da: Pistoia Eventi Culturali S.c.r.l.
Mostra curata da: Lara Vinca Masini
Sono molti anni che Loriano Bertini si dedica al collezionismo: dai disegni antichi alle maioliche, dalle vedute di Firenze (una bella raccolta, oggi presso la Cassa di Risparmio di Firenze) alla splendida collezione di libri illustrati da artisti, oggi acquisita dallo Stato e affidata alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
La collezione di piccole sculture è dedicata a opere plastiche del Novecento e consta di oltre 600 pezzi, di cui una parte è oggetto di questa mostra che si propone di condurre il visitatore attraverso un viaggio nella scultura del Novecento.
Dai primi movimenti di avanguardia al panorama artistico postbellico, attraverso l’Informale, l’Arte concreta, lo Spazialismo, passando per la Pop art, il Nouveau Réalisme e Fluxus, fino all’Arte povera e alla Transavanguardia.
Esiste una letteratura infinita relativa al significato del collezionismo, in particolare di quello privato, che indaga le pulsioni umane. Si tenta di scoprirne le ragioni profonde: compensazione psicologica, prestigio personale, desiderio di possesso di carattere gelosamente riservato, passionale, quasi erotico – c’è un noto collezionista giapponese che ha chiesto di venir sepolto, alla sua morte, col suo Van Gogh. Se poi si tratta di collezioni d’arte relative al contemporaneo subentra un rapporto privilegiato con gli artisti, la volontà di proporsi come mecenati, di imporsi come promotori culturali e di mercato. Tante e tante possono essere le ragioni di una collezione, ma quella che tutte le accomuna è sempre la passione che, come tale, è univoca e diversa in ogni situazione. Si tratta, comunque, consapevolmente o meno, di esorcizzare il presente e di anticipare il futuro.
Alcune opere in mostra
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